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MINACCE
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C'è un altra minaccia che incombe ad intervalli regolari sul destino del Panda ed è legata a cause del tutto naturali, ma non per questo meno pericolose: la fioritura del bambù.
Capita ad intervalli regolari - da 10 a 100 anni, a seconda della specie - che le piante di bambù che vivono in aree anche molto estese fioriscano tutte insieme e, dopo poco, muoiano contemporaneamente, affidando i loro semi alla terra. Il panda perde così la sua fonte principale di cibo. Per germogliare nuovamente le piante impiegheranno circa un anno, ma potranno passare anche 20 anni prima che si formino nuove foreste di bambù e che il Panda trovi nuovamente rifugio e nutrimento all'interno di esse!
Certo molti anni fa quando le foreste di bambù erano molto estese ed i panda molto numerosi le fioriture periodiche del bambù non erano così pericolose: gli "orsi", infatti, potevano trasferirsi di foresta in foresta trovando sempre del cibo. Oggi invece gli ultimi panda sono confinati in zone relativamente piccole e non collegate fra loro.
Una massiccia opera di disboscamento ha trasformato alcune aree dove viveva il panda in campi coltivati. Le foreste rimaste, di conseguenza, sono sempre più frammentate. A peggiorare le cose, appena il panda esce dai confini delle Riserve in cui è protetto è più esposto ai fucili di cacciatori e bracconieri.
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